GSE – PV EAST “Photovoltaic – Easy – Attractive – Social – Timely” è una sperimentazione ideata con la collaborazione del Prof. Matteo Motterlini (Docente di Economia Cognitiva e Neuroeconomia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano), che si basa su un presupposto ormai noto alle scienze comportamentali: se si vuole incoraggiare un comportamento virtuoso, occorre renderlo Facile (semplificando il linguaggio), Attraente (massimizzando l’attenzione dell’interlocutore), Sociale (dimostrando che molti si comportano così perché questo incoraggerà le persone a fare lo stesso) eTempestivo (incoraggiando le persone nel momento in cui sono più ricettive).
Sulla base di questi obiettivi il GSE ha inviato una comunicazione mirata (nudge) ai proprietari di impianti fotovoltaici con caratteristiche “simili” (impianti del settore domestico, di potenza compresa tra i 3 e i 20 kW) collocati nella medesima area geografica (nord Italia) e che avevano mostrato performance produttive inferiori alla media dell’insieme di impianti affini.
Il campione è stato suddiviso in 3 gruppi: ai primi due sono state inviate due distinte forme ormai consolidate di comunicazione “nudging”: confronto sociale e dell’avversione alle perdite. Il terzo gruppo “di controllo” non ha ricevuto alcuna comunicazione.
Entrambi i nudge sono stati strutturati per rendere i destinatari consapevoli della scarsa produzione del proprio impianto e per suggerire possibili azioni volte a massimizzarla. Si è tentato, così, di evitare obblighi e divieti, optando per forme di persuasione degli operatori verso un comportamento virtuoso grazie all’utilizzo di immagini e “pungoli verbali”.
L’efficacia dell’esperimento è stata verificata sotto varie angolazioni: osservando i dati di produzione degli impianti prima e dopo il nudge e verificando gli accessi ad una pagina web dedicata. I primi risultati hanno sostanzialmente confermato l’utilità del nudge come “spinta gentile” per indirizzare le persone verso un comportamento più virtuoso, mantenendo inalterata la libertà di scelta.
Nella seconda fase del progetto, il GSE ha inviato ai soggetti coinvolti un questionario. Il sondaggio ha rilevato l’effettiva reazione dei soggetti scoprendo che chi ha agito sull’impianto ha registrato circa il 23% in più in termini di produzione rispetto alle performance degli impianti di chi ha dichiarato di non aver posto in essere azioni migliorative.